Via Ferrata Hoachwool
sul Montesole di Naturno
Via Ferrata Hoachwool

Impegnativa via ferrata

all'ingresso della Val Senales

La ferrata incrocia l’antica roggia che dalla Val Senales arriva a Naturno e mostra con quali pericoli e grazie a quanta perseveranza i contadini di allora furono in grado di costruire la roggia e di mantenerla in efficienza. Seguendo la topologia diversificata, tratti ripidi e difficili si alternano a brevi passaggi in piano e traversate esposte. La salita richiede, oltre ad un’attrezzatura adeguata, anche conoscenze ed esperienze di arrampicata e una presa assolutamente sicura ed è sconsigliata a chi soffre di vertigini. La via, dove necessario, è attrezzata con funi d’acciaio, sostegni per la salita e scalette. La piazzola di sosta „Sattele“ a metà percorso permette una pausa riposante. Un percorso di mezza giornata davvero impressionante, diversificato e molto impegnativo.

La guida alpina Ludwig Gorfer è stata la forza trainante dietro la via ferrata, ha agito in prima linea e l'ha impostata. Ma una via ferrata non è mai finita: migliora continuamente i punti o disinnesca passaggi difficili.

la via ferrata
In salita si supera un dislivello di 630 metri, il tempo di salita è di 4,5 ore. Soprattutto la seconda metà è caratterizzata da alcuni ripidi passaggi verticali di difficoltà D, con la nuova variante anche E/F. Che significa: difficile per gli scalatori esperti, tutti gli altri non dovrebbero provarci.
Mentre molte altre vie ferrata nelle Alpi sono raggiungibili solo dopo lunghe passeggiate, il facile accesso alla via ferrata Hoachwool invita anche gli scalatori inesperti a provare. Risultato: regolari operazioni di soccorso da parte del Soccorso alpino di Merano, in media dieci all'anno. Le cause più comuni che la chiamata di emergenza viene selezionata: esaurimento e poca acqua. Oltre alla difficoltà, molti sottovalutano il calore della via d'arrampicata esposta a sud-ovest.

CASTELLO DI JUVAL
Arrampicata all'ombra del castello di Juval: Di fronte all'Hoachwool si erge il castello di Juval, dimora del famoso alpinista Reinhold Messner. Oltre alla sua residenza, il castello ospita anche un museo dedicato al tema "Il mito della montagna". A proposito di mito: la via ferrata è sorvegliata da una figura di pietra, la “donna scalatrice”. Si tratta di una contadina del mondo fiabesco locale di cui si temevano i capricci. Una volta, ansiosa di rabbia, gettò una capra nelle profondità della gola della valle, e mentre il suo sguardo seguiva la bestia, una terribile tempesta si abbatteva Naturno insieme. Quando il cielo si illuminò di nuovo, la donna Steger e uno dei suoi figli erano pietrificati come zampe di roccia sul Monte Sole. La leggenda vuole che vengano riscattati solo quando non ci sarà più alcun essere vivente al mondo.
The new giant ladder and the view that awaits you at the Hoachwool
Itinerario del sentiero e della via ferrata:

SALITA:
Accesso:
dal parcheggio a Naturno-Compaccia attraversate la passerella, oltrepassate la stazione a valle della funivia Unterstell e seguite poi il sentiero della roggia verso l’ingresso della Val Senales. La ferrata inizia sulla riva occidentale del torrente.
Ferrata, prima parte:
seguendo il torrente verso l’interno della valle e oltrepassando la palestra di roccia di Juval si raggiunge, dopo un breve tratto ripido, il grandioso ponte tibetano sul Rio Senales.
Ferrata, seconda parte:
oltre il ponte si continua per un terreno scalinato verso le lastre inclinate che conducono alla parte orizzontale della ferrata e alla vecchia roggia. Qui comincia l’incredibile passaggio esposto su canalette in legno di larice lungo il burrone. Prima della piazzola di sosta “Sattele” bisogna anche scalare una parete piuttosto ripida.
Ferrata, terza parte:
si continua a sinistra, prima in discesa lungo un antico sentiero e poi in salita su belle rocce compatte. La fune di ancoraggio conduce attraverso lastre, fessure e spigoli fino alla testa di un pilastro. Da questo punto in poi la ferrata diventa molto più semplice fino a sboccare sul pascolo Höfl.

DISCESA:
Sotto lo steccato del pascolo Höfl il percorso porta all’incrocio con il sentiero n. 10 (Naturno - Unterstell). Dopo il cancello ci sono due possibilità: o si scende lungo il sentiero, passando dal “Schwalbennest”, fino alla stazione a valle o si sale per 20 min. verso la stazione a monte, dove c’è anche un’accogliente trattoria. Da qui la funivia permette una comoda discesa a valle.

Tempi di percorrenza e gradi di difficoltà m.s.l.m. fino  m.s.l.m. Dislivello Grado diff. Tempo ca.
Parcheggio stazione a valle funivia Unterstell 535 Partenza  555 20 semplice 30 min
Entrata ponte tibetano 555 Ponte tibetano 620 65 B/C 30 min
Uscita ponte tibetano 620 Uscita 1.120 500  C/D
E/F
180 min
Uscita (Top) fino alla funivia (stazione a monte) 1.120 Stazione a monte 1.280 160 semplice 20 min
Discesa (da Top) a valle lungo il sentiero nr. 10 1.120 Parcheggio 535 585 semplice 60 min

Tempo di percorrenza totale: ca. 4 ore e mezza, di cui 3 e mezza di ferrata pura; lunghezza funi di ancoraggio: 1.530 m; esposizione: Ovest.
Vivere la storia… tra le rocce

La ferrata si snoda lungo lo storico sistema di irrigazione che dalla Val Senales arriva a Naturno, una roggia lunga allora circa 10 km chiamata dagli abitanti di Naturno in dialetto anche “Hoachwool” (roggia alta). La roggia passava da Rattisio Vecchio in Val Senales, a 850 m di altezza, e arrivava ai masi del Monte Sole di Naturno. Questo impianto, costruito tra il 1830 e il 1833 attraverso le vertiginose pareti della gola alla foce del Rio Senales, è considerata l’impresa più complessa nella storia delle costruzioni di rogge della Val Venosta. Delle canalette realizzate con assi di larice, in dialetto “Wieren” o “Kahndln“, venivano posizionate, con l’aiuto di strumenti da lavoro rudimentali, su tiranti di ferro calettati alla parete verticale . Della manutenzione della Hoachwool si occupavano due “Waaler“ (custodi della roggia), che dovevano essere anche degli ottimi scalatori. Nel 1910 la parte più pericolosa della roggia venne chiusa; oggi i visitatori della ferrata possono vivere sulla propria pelle l’incredibile impresa degli antichi custodi grazie alle nuove canalette di larice disposte lungo il percorso.
Via Ferrata Hoachwool