Un paradiso per escursionisti e avventurieri nonché il soggetto perfetto per fotografie destinate a trovare posto negli album più belli e a spopolare su Instagram.
Naifjoch Vista
Un luogo dove l’architettura si immerge nello scenario montano, dove l’arte dell’uomo si fonde con la maestosità della natura. Una terrazza sopra Merano, sull’orlo del dirupo, sotto alla roccia grezza, davanti alla bellezza delle Dolomiti. Dal nuovo punto panoramico sul tetto della Cabinovia Naifjoch il tuo sguardo spazia sulle cime circostanti e soprattutto sul Picco Ivigna, la cui parete sembra così vicina da poter esser toccata con mano. Unica è qui però la linea di faglia che taglia in due la Val di Nova creando uno stacco cromatico tra le due rocce – qui si incontrano il rosso del porfido e il bianco del granito. Una particolarità geologica e una vista spettacolare. Le cabine panoramiche del nuovo impianto Naifjoch ti portano in un viaggio di breve durata, ma che ti saprà conquistare. La vista sulla città di Merano e sulla skyline delle catene montuose si apre sempre di più, a ogni metro che si sale.
Il nostro consiglio: Arrivato in cima, il tetto della Cabinovia fa da palcoscenico alla magnifica vista a tutto tondo. Il grande "obiettivo" sulla terrazza ti permette di giocare con il panorama, aprendo e chiudendo il "diaframma" dell'obbiettivo. Fa da cornice alla vista sulle Dolomiti in direzione est e funge da sfondo creativo per la tua foto ricordo. Scopri le vette delle catene montuose intorno a te attraverso i box panoramici.
Il Monte Ivigna
Il Piccolo e il Grande Picco Ivigna (2.552 e 2.581 m s.l.m.) offrono viste panoramiche tra le più belle dell’Alto Adige. Sebbene entrambi troneggino maestosi su Avelengo, Verano e Merano 2000, la loro ascesa presenta una diversa difficoltà: mentre il Piccolo Ivigna è relativamente facile da conquistare per un escursionista allenato, il Grande Picco Ivigna richiede passo sicuro ed esperienza. Dal 2016, sul fianco sudoccidentale del Monte Ivigna serpeggia la via ferrata Heini Holzer. Lungo la salita, che supera un dislivello di 550 m ed è messa in sicurezza con cavi di acciaio, si incontrano figure in acciaio CorTen che sembrano fatte apposta per essere fotografate.
Il nostro consiglio: per catturare lo splendore di Merano, delle Alpi Sarentine e dell’Altipiano del Salto in fotografie dalla suggestiva atmosfera, il momento migliore è il mattino presto; e il ricordo è ancor più dolce se l’escursione è coronata da una saporita colazione in uno dei rifugi della zona.
Il Monte Catino
Il Monte Catino, che con i suoi 2.422 m s.l.m. svetta sull’area sciistica ed escursionistica di Merano 2000, attrae in egual misura escursionisti, biker e sciatori. Se la salita si rivela comoda e veloce a bordo della seggiovia, la discesa risulta più divertente che mai in inverno per chi osa sfrecciare giù sulla pista nera di 1 km. Particolarmente bella è la vista a 360º sulle montagne circostanti che si gode dalla soleggiata terrazza del rifugio Mittager.
Il nostro consiglio: le foto migliori del paesaggio dolomitico che si ammira da qui sono quelle scattate al tramonto, quando alla luce del crepuscolo le pareti rocciose del Catinaccio si tingono di mille sfumature di rosa e di rosso.
Il Giogo della Croce
Il sentiero europeo E5 è un popolare sentiero a lunga percorrenza che dalla costa atlantica francese, e più di preciso dalla Bretagna, scavalca le Alpi e raggiunge l’Adriatico, attraversando, tra l’altro, l’area escursionistica di Merano 2000. E proprio qui, l’escursionista trova uno dei punti panoramici più belli dell’intero percorso. Dall’alto dei suoi 2.086 m s.l.m., il Giogo della Croce offre una vista a dir poco mozzafiato: lo sguardo raggiunge indisturbato le imponenti cime del Gruppo di Tessa e dell’Ortles Cevedale, sosta sui verdi boschi sopra Merano e viene infine catturato dall’inconfondibile profilo delle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità.
Il nostro consiglio: con la funzione di foto a 360º è possibile catturare il panorama montano in tutta la sua magnificenza.
In volo sopra Merano 2000
Perché mai alzarsi prima del sorger del sole? Ad esempio, per fare colazione all’alba nel rifugio Kuhleiten (2.361 m s.l.m.) e poi levarsi in volo in compagnia di un pilota esperto per ammirare le montagne del Meranese in parapendio da una prospettiva del tutto speciale.