Sandra, la vostra storia inizia nel 1907 con Franz Plunger. Può raccontarci qualcosa di lui e su come è nata la vostra impresa familiare?
Purtroppo, non sappiamo molto di Franz, perché è stato ucciso durante la Prima Guerra Mondiale, già nel 1914. Era un orologiaio esperto, anche se nella famiglia della mia bisnonna Karolina Pichler, lavoravano tutti come tessitori. Con il matrimonio tra Franz e Karolina si è presentata l'opportunità di aprire il negozio odierno, nel 1907. Mio nonno Rudolf è nato nel 1906 e si è formato come tessitore. Uno dei suoi fratelli avrebbe dovuto rilevare l'attività, ma anche a lui il matrimonio diede un'opportunità diversa e così, dopo aver terminato l’apprendistato tessile, ne iniziò un altro come orologiaio, presso la storica azienda Ladstädter di Innsbruck, e rilevò l'attività. Nel frattempo, era stata la bisnonna, nota per la sua perseveranza e la sua natura un po' dura, a gestire la "bottega".
Ci dica qualcosa in più su di voi che ora siete alla guida dell’azienda.
Mia madre sa come far vivere un'impresa anche nei tempi difficili, è molto moderna e sempre informata sulle tendenze. Mio padre è noto per la sua capacità di aggiustare tutto. Abbiamo uno
stock incredibile di ricambi, per soddisfare anche le richieste più difficili. Mio marito è nuovo nella professione, è un falegname esperto, non ha difficoltà ad apprendere le tecniche e a comprenderne i principi. Io infine, penso di essere riuscita a dare alla nostra reputazione un po' polverosa una nuova mano di vernice, attraverso i social network e la presenza online. Do grande importanza ai packaging, alla sostenibilità e alla presentazione in negozio. Ci tengo che la gente si accorga che la famiglia Plunger si muove, al passo con i tempi.